Movimento e sport costituiscono un’occasione di crescita per ogni soggetto e sono importanti fattori non solo per migliorare la salute e la qualità della vita, ma anche per favorire i processi di inclusione e di coesione nella società. Per le persone con patologie complesse lo sport, oltre a ricoprire un ruolo importante in campo riabilitativo, è uno strumento essenziale per lo sviluppo psicofisico, per promuovere ed educare all’autonomia, potenziare le capacità esistenti, accrescere l’autostima e per favorire l’integrazione sociale.
Per permettere alle persone con patologie complesse di partecipare, su base di eguaglianza con gli altri, alle attività sportive è necessario: incoraggiare e promuovere la partecipazione alle iniziative di promozione dell’attività fisica; assicurare che le persone con disabilità abbiano l’opportunità di partecipare ad attività sportive specifiche; assicurare che le persone con disabilità abbiano accesso a strutture sportive senza barriere architettoniche.
Il progetto, della durata di 2 anni, si articola su tre percorsi: riabilitazione, ricerca e opportunità ed è stato pensato in collaborazione con la Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCCS di Roma.
In ambito riabilitativo gli obiettivi sono molteplici: abilitare i bambini e i ragazzi in tutto affinché possano esperire il movimento in maniera qualitativa e quantitativa; ridurre l’immobilità come nel caso, ad esempio, delle patologie neuromuscolari; gestire la patologia da un punto di vista cognitivo, sociale, comunicativo partendo dai bisogni dei bambini e ragazzi per migliorare la qualità di vita.
In ultimo, ma non per importanza, troviamo le opportunità. Lo sport è portatore di uno straordinario potenziale educativo sostenendo i processi di sviluppo di competenze motorie, cognitive, emotive e relazionali, veicolando valori come il rispetto di sé, degli altri e dell’ambiente, parità di opportunità, solidarietà.
L’iniziativa si inserisce all’interno della campagna promossa da Fondazione Heal del LOOK BEYOND – Guardare oltre, che nasce con l’obiettivo di promuovere ogni tipo di unicità, guardando oltre la malattia e i limiti da essa imposta, abbattendo stereotipi e pregiudizi.
Il progetto è in corso di finanziamento con una cifra pari a 250.000 euro per:
– il pagamento di strutture sportive e trainer
– l’avvio di laboratori per promuovere la socialità e l’inclusione attraverso il tema dello sport
– la stesura e pubblicazione di un elaborato che raccolga tutti i dati emersi durante l’intero progetto